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Internazionali tennis, oggi la finale, Jarry sfida Zverev 

 

AGI - Oggi la finale maschile degli Internazionali di tennis a Roma. Tocca a Nicolas Jarry, il cileno che ce l'ha fatta (Tabilo si è arreso in semifinale), alla sua prima finale in un Master 1000 contro il tedesco Zverev, vincitore degli Internazionali di sette anni fa. Ma nelle ultime due occasioni in cui c'è stato un cileno in campo non è che le finali abbiano brillato per spettacolarità. È passata alla storia, e non certo per il livello di gioco, quella del 1998 che avrebbe dovuto giocarsi fra Marcelo Rios e lo spagnolo Albert Costa. Avrebbe dovuto perchè non si disputò per nulla: lo spagnolo si alzò al mattino con il polso gonfio a causa della caduta di cui era stato vittima nella semifinale contro Berasategui il giorno prima e diede forfait. Una defezione di cui fu data notizia, annunciando la presenza del sostituto Davide Sanguinetti all'ultimo momento scatenando i fischi e i lazzi "Ah Sanguinè stai su Scherzi a parteeee" del pubblico romano. Rios diede vita e una dimenticabile esibizione contro Sanguinetti che praticamente era lì per caso. 

 

Nel 2007 invece in finale ci andò Fernando "mano de piedra" Gonzalez che in semi aveva avuto l'ardire di svegliare dal sogno Filippo Volandri, autore, nei quarti, della più bella partita della sua carriera: quella in cui sconfisse Roger Federer. La domenica Fernando trovò sulla sua strada Rafa Nadal che gli concesse in tutto quattro game in poco più di un'oretta di gioco. Per trovare un cileno che diede vita a una finale appassionante del torneo romano bisogna risalire al mesozoico del tennis: nel 1960 Luis Ayala, uscì sconfitto al quinto set contro il britannico McKay dopo aver rimontato uno svantaggio di due set a zero rifilando un doppio bagle al suddito di sua Maestà. Jarry ha qualche possibilità di offrire al pubblico capitolino qualche emozione in più: non partirà certo favorito contro Sascha Zverev, l'autoproclamato sostituto di Jannik Sinner nel cuore degli appassionati (in questo frangente, ovvio) ma con le ottime percentuali che l'applicazione dello schema servizio-dritto gli garantisce almeno ci si può aspettare un match di livello.

 

Non quello che tutti sognavano ma bisogna farsene una ragione. Zverev ha rischiato contro il carneade Tabilo ma quando ha preso in mano le redini del match è parso, e ci si sarebbe dovuti stupire del contrario, di un'altra caratura. Il tedesco ha già vinto al Foro nel 2017 sconfiggendo in finale Djokovic: non erano in pochi coloro che gli predicevano un futuro da leader per gli anni a venire. Non aveva fatto i conti con l'insopprimibile voglia di vincere del suo avversario di allora e di Nadal. Se dovesse imporsi oggi si tratterebbe del primo titolo 1000 conquistato dopo il grave infortunio di Parigi di due anni fa. Se dovesse vincere Jarry sarebbe "il" titolo che vale una carriera. E occhio: l'esito non è così scontato se si considera che Zverev è in vantaggio 4-2 nei confronti diretti ma i due successi del cileno sono arrivati sulla terra: nella semifinale di Ginevra l'anno scorso e a Barcellona nel 2019. Per uno che ha perso un anno (il 2020) a causa di una squalifica per doping sollevare il trofeo del Foro sarebbe il coronamento di anni di battaglie. E una gran gioia anche per il nonno Jaime Fillol, gloria del tennis cileno e avversario degli italiani nella finale di Davis del '76: fu lui a regalargli la prima racchetta da tennis. 

 

"Bisogna essere seri, in questo momento l'Italia ha bisogno di persone serie e l'Europa ha bisogno di persone serie". Ad affermarlo, il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, oggi ad Alba, in provincia di Cuneo, a una iniziativa elettorale. "Noi vogliamo rassicurare gli italiani - ha detto Tajani - attraverso donne e uomini che non sono dei fanfaroni, non sono dei cantastorie e non sono dei Capitan Fracassa". "Quelli che urlano e strillano - ha proseguito - in genere sono deboli, i forti parlano poco e agiscono. I forti decidono e si assumono le responsabilità delle decisioni e non minacciano". 

 

Mozzarella campana dop, una guida per abbinare il vino giusto 

AGI - Dal Pecorino al Riesling, passando dal Cerasuolo, l'Aglianico del Vulture, il marsala, il Cirò, l'Asprinio, il Sauvignon e il Frascati. Esce la prima guida-catalogo ai migliori vini d'Italia in abbinamento alla mozzarella di bufala doc, realizzata dal Consorzio di Tutela dell'oro bianco campano e dall'Ais Italia. Un agile volume che contribuisce a sfatare anche alcuni luoghi comuni e a esaltare matrimoni molto originali e inediti tra un cibo ormai apprezzato a livello mondiale, e i vini più rappresentativi della penisola. 'Bufala&Wine in Love' è il titolo della pubblicazione presentata nelle Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta, sede del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, con la partecipazione del presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, del presidente nazionale dell'Ais, Sandro Camilli, del presidente Ais Campania Tommaso Luongo, del delegato Ais di Caserta, Pietro Iadicicco, del direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei e dell'assessore alla Cultura del Comune di Caserta, Enzo Battarra.

 

Sold out l'evento, a cui ha partecipato un folto pubblico di addetti ai lavori e mozzarella-lover, che ha pagato un biglietto solidale di 10 euro, il cui ricavato è stato donato alla Fondazione Giuseppe Ferraro di Maddaloni, che si occupa di minori in difficoltà. Nel Lazio è un trionfo di bianchi, in Liguria e Puglia si registra la tendenza dei rosè. Ma non mancano le sorprese di vini rossi selezionati per i più curiosi, come in Alto Adige o in Calabria, o di vini maturati in anfora o legno, perfetti sposi di gusto della Bufala Dop. E perfino un connubio con il Moscato d'Asti. La Campania, cuore dell'area di produzione della mozzarella di bufala Dop, punta sulle bollicine d'asprinio, sull'eleganza del Costa d'Amalfi bianco e del Cilento Fiano, ma anche su Campi Flegrei Piedirosso e Aglianico del Taburno rosato.

 

Sono alcune delle novità emerse dal lungo viaggio in Italia voluto dal Consorzio, un lavoro durato un anno, che ha coinvolto tutta la rete nazionale Ais, al termine del quale sono stati decretati gli "abbinamenti top" in ogni regione d'Italia. Dal Piemonte alla Sardegna sono ben 110 i migliori vini selezionati, da maritare con la Mozzarella di Bufala Campana Dop. 

 

Non si tratta di una classifica ma di uno strumento ragionato e utile, destinato a tutti gli appassionati, oltre che agli operatori del settore. Per la prima volta vengono fornite indicazioni chiare e motivate sui migliori vini di ogni regione italiana da "sposare" con la Bufala Campana. Con questo progetto il Consorzio ha voluto rispondere alla classica domanda: quale vino abbinare alla mozzarella Dop? La versatilità di utilizzo di questa icona del Made in Italy agroalimentare ha consentito di spaziare e sperimentare in lungo e in largo, toccando tutti i territori italiani e raccontando in maniera coinvolgente un prodotto moderno, da mangiare cosi' com'è o da abbinare a una infinità di soluzioni, dalla colazione al rito dell'aperitivo. Il format è inedito.

 

Nei mesi scorsi, le 22 delegazioni regionali dell'Associazione Italiana Sommelier, coordinate dall'Ais Campania, hanno ricevuto la Mozzarella di Bufala Campana Dop nella versione tradizionale e affumicata, organizzando degustazioni mirate, in cui scegliere i vini che, regione per regione, risultassero più adeguati all'abbinamento. L'obiettivo era di individuare le 5 migliori denominazioni regionali in abbinamento, di cui 3 per la mozzarella tradizionale e 2 per la versione affumicata. "Ogni volta che ci chiedono quale vino abbinare alla mozzarella di bufala campana Dop, la risposta non è mai semplice - spiega Raimondi - la Bufala Dop è un prodotto davvero sfidante per sommelier e gourmand.

 

E abbiamo potuto constatare che non c'è un solo vino ideale per la mozzarella di bufala campana, ce ne sono diversi, originali, sorprendenti e legati ai territori, proprio come il nostro prodotto. Siamo andati alla ricerca di questa ricchezza e soprattutto abbiamo colmato una lacuna: finalmente abbiamo a disposizione uno studio realizzato con metodo, uno strumento che potremo veicolare a tutti. Grazie a questo catalogo, l'atavica domanda su quale vino abbinare alla mozzarella viene ribaltata. Da oggi saremo noi a chiedere: in quale regione ti trovi? E in base al territorio avremo una risposta per tutti".

 

Gli fa eco il presidente nazionale di Ais, Sandro Camilli: "I degustatori dell'Associazione Italiana Sommelier hanno investito in questo viaggio tutta la loro passione e competenza per suggerire il miglior percorso di abbinamento, esplorando a fondo tutta la variegata ricchezza delle nostre denominazioni di origine. La capillare rete di Ais Italia ha permesso di coinvolgere in questo progetto tantissimi sommelier professionisti, provenienti dalle ventidue delegazioni regionali". 

La rottamazione anticipata delle auto non salverà il Pianeta

AGI - I limiti alla durata dell'utilizzo dei veicoli passeggeri hanno un effetto limitato sulla riduzione delle emissioni di gas serra e potrebbero aumentare i costi e l'uso dei materiali. Lo afferma un nuovo studio pubblicato su "Environmental Research: Infrastructure and Sustainability" che mostra come, sebbene i veicoli leggeri (Ldv) contribuiscano per il 17 per cento alle emissioni annuali di gas serra negli Stati Uniti, imporre un limite di 15 anni alla durata della vita dei LDV in uno scenario di business as usual non porterà ad alcuna significativa riduzione delle emissioni. Per combattere la ritardata diffusione dei veicoli elettrici (Ev), alcuni hanno sostenuto l'introduzione di limiti sugli anni di utilizzo dei veicoli, chiamati "limite della durata di vita".

 

Tuttavia, questo studio rileva che i limiti alla durata di vita come mezzo per stimolare l'adozione dei veicoli elettrici potrebbero amplificare alcuni degli effetti negativi dei veicoli elettrici stessi, tra cui un maggiore utilizzo di materiali critici e una maggiore ecotossicità correlata alla produzione di batterie. Inoltre, si stima che i costi di una diffusione accelerata dei veicoli elettrici siano molto elevati e spesso superino le stime attuali per i costi sociali della CO2.

 

 Secondo lo studio, i limiti alla durata della vita sono efficaci solo se implementati insieme a strategie complementari, come la riduzione dell'intensità delle emissioni della rete elettrica, il miglioramento del consumo di carburante dei veicoli e la riduzione delle emissioni della produzione di veicoli. Il team di ricerca all'origine del nuovo studio, guidato da ricercatori dell'Università di Toronto, ha utilizzato il modello Flame (Fleet Life Cycle Assessment and Material Flow Estimation), abbinato a calcoli completi dei costi e ad analisi di sensibilità per le curve di sopravvivenza dei veicoli elettrici e il degrado della batteria, per valutare l'efficacia e i costi dei limiti alla durata di vita dei veicoli nel ridurre le emissioni di gas serra delle flotte di veicoli leggeri negli Stati Uniti.


Heather MacLean, professoressa alla Facoltà di Scienze Applicate e Ingegneria dell'Università di Toronto, afferma: "I limiti alla durata della vita possono essere un potente strumento per accelerare i benefici delle nuove tecnologie dei veicoli, in particolare quando si tratta di ridurre le emissioni di gas serra, ma possono anche aumentare i costi. I nostri risultati mostrano che, sebbene possano essere adatti in alcune situazioni, i limiti alla durata della vita sono posizionati meglio come parte di una strategia integrata più ampia per affrontare le emissioni di gas serra nei trasporti". 

In fuga a piedi dall’Iran per andare a Cannes

AGI - Il regista Mohammad Rasoulof ha fatto una camminata "estenuante ed estremamente pericolosa" attraverso una terra di confine montuosa per evitare di essere incarcerato in Iran con accuse di sicurezza nazionale. Lo rivela il quotidiano The Guardian, che ha raccolto il racconto di Rasoulof. Il regista ha detto di essere fuggito dall'Iran dopo che un tribunale lo ha condannato a otto anni di carcere, di cui cinque dovevano essere scontati, per il suo nuovo film "Il seme del fico sacro".

Il principale regista iraniano, spesso bersaglio delle autorità del paese, ha detto al Guardian di aver trovato rifugio in Germania e di sperare di poter partecipare alla premiere del film a Cannes la prossima settimana. Il film racconta la storia delle lotte di un giudice in mezzo ai disordini politici a Teheran. Rasoulof ha riferito al giornale britannico che non aveva "altra scelta" che andarsene, anche se si aspetta di tornare a casa "abbastanza presto".

"La mia missione è quella di essere in grado di trasmettere le narrazioni di ciò che sta accadendo in Iran e la situazione in cui siamo bloccati come iraniani", ha detto Rasoulof. "Questo è qualcosa che non posso fare in prigione. Ho in mente l'idea che tornerò abbastanza presto, ma penso che questo sia il caso di tutti gli iraniani che hanno lasciato il paese", ha aggiunto.

Rasoulof ha già scontato due condanne nelle carceri iraniane per film precedenti e gli è stato ritirato il passaporto nel 2017. Avendo deciso di andarsene, ha rivelato al giornale di aver interrotto tutte le comunicazioni tramite telefoni cellulari e computer e di essersi fatto strada a piedi su un percorso segreto fino a un valico di frontiera. "È stata una camminata di diverse ore, estenuante ed estremamente pericolosa che ho dovuto fare con una guida", ha detto. Dopo aver soggiornato in una casa sicura, ha contattato le autorità tedesche che gli hanno fornito i documenti per consentirgli di viaggiare in Europa.

La leggenda del calcio egiziano non è più nella lista nera dei terroristi

AGI - La Corte di Cassazione egiziana ha annunciato sabato la decisione di rimuovere il nome della leggenda del calcio egiziano Mohamed Aboutrika, così come di altre 1.500 persone per i loro presunti legami con i Fratelli Musulmani, dalla lista del paese di "terrorismo". In una dichiarazione, il tribunale ha osservato che oltre a essere stato rimosso da questa lista nera, anche il suo divieto di espatrio e il sequestro dei suoi fondi sono stati revocati.

 

"La Corte di Cassazione ha ascoltato le nostre argomentazioni e ha deciso di annullare la sentenza del Tribunale penale e di rinviare il caso per l'esame a un altro tribunale", ha detto l'avvocato egiziano Khaled Ali sul suo account ufficiale X. Il tribunale penale del Cairo ha designato Aboutrika nel 2017 come "terrorista" per aver presumibilmente finanziato i Fratelli Musulmani, un gruppo fuorilegge in Egitto e considerato terrorista dal 2013.Un anno dopo, l'Ufficio del Procuratore Generale ha chiesto che il suo nome fosse incluso nella lista del "terrorismo" del paese per cinque anni, e l'anno scorso l'Ufficio del Procuratore Generale ha deciso di rinnovarlo per altri cinque anni.

 

Questa proroga è quella che è stata respinta dalla Corte di Cassazione, cosicché questo caso diventa di competenza di un altro tribunale. L'ex calciatore egiziano ha sostenuto pubblicamente Mohamed Morsi per la presidenza dell'Egitto, che ha vinto nel 2012 nelle prime elezioni democratiche del paese, anche se un anno dopo l'ex leader dei Fratelli Musulmani è stato rovesciato dall'attuale presidente Abdefaltah al-Sisi, in un colpo di stato militare.

Con 102 presenze e due volte campione d'Africa (2006 e 2008), questo centrocampista offensivo del Qatar che lavora come commentatore per il canale Bein Sports, è stato paragonato al francese Zinedine Zidane per il suo stile di gioco ed è stato votato miglior giocatore africano nelle competizioni per club nel 2008.

 

 

 

Il Torino travolge il Milan. 3-1

AGI - Un Torino cinico e brillante supera il Milan per 3-1, sorpassa il Napoli in classifica e, a una giornata dalla fine del campionato, continua a sognare l'Europa. Sono Zapata, Ilic a Rodriguez ad abbattere un avversario fragile difensivamente e con la testa già alla prossima stagione. La prima chance è di Pulisic, che al 7' ci prova con il destro ma Masina salva la situazione stoppando la conclusione in scivolata. Al 25', Jovic smarca Reijnders che parte palla al piede in mezzo al campo e serve sulla Okafor, il quale rientra sul destro calciando a giro con la sfera che esce di un soffio. Un minuto più tardi, sul versante opposto, i granata trafiggono Sportiello alla prima opportunità.

L'ex di turno Rodriguez pennella un bel traversone dalla sinistra sulla testa di Zapata, che salta in testa a Thiaw e Tomori infilando la palla in rete nell'angolino lontano. Il copione si ripete al 40', ma sulla fascia destra. Bellanova crossa pescando Ilic che, lasciato inspiegabilmente solo, incorna alla grande e batte ancora Sportiello per il 2-0. È la rete che manda le due squadre negli spogliatoi.
Nella ripresa la musica non cambia e i padroni di casa calano il tris dopo appena 20 secondi. Rodriguez raccoglie la palla dopo un contrasto e scaglia un sinistro perfetto dalla lunga distanza che tocca prima il palo e si insacca poi in fondo alla rete con Sportiello immobile.

Gli ospiti si rivedono all'8', quando Pulisic salta Masina in area e viene steso dal difensore. L'arbitro assegna il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Bennacer che non sbaglia e accorcia le distanze. È l'episodio che potrebbe dare la scossa, ma gli uomini di Juric tengono a bada con ordine le rare sfuriate offensive dei rossoneri. L'unica vera occasione la firma Leao al 43', ma Milinkovic-Savic è bravo a fermare in tuffo un tiro del portoghese arrivato al termine di un'azione personale. Il risultato non cambierà più. Il Milan rimane cosi' secondo a quota 74 mentre il Torino sale in nona posizione con 53 punti all'attivo. I piemontesi chiuderanno il loro campionato a Bergamo, contro una Atalanta già certa di un posto in Champions League.

Un ragazzo di 17 anni muore folgorato nel Barese

AGI - È stato un fulmine la causa della morte di un ragazzo di 17 anni, Giuseppe Cacciapaglia, avvenuta nel pomeriggio di oggi a Santeramo in Colle. Secondo quanto ricostruito fino a questo momento, il giovane era insieme al padre in campagna, mentre erano impegnati nell'attività di pascolo. Nel corso di un violento temporale, che ha colpito l'area del Barese, il 17enne è stato raggiunto da una potente scarica elettrica che lo ha fatto cadere al suolo.

Anche se il ragazzo è riuscito a rialzarsi, è morto poco dopo per un arresto cardiocircolatorio. Gli operatori sanitari del 118 ne hanno constatato il decesso. Sul posto anche i carabinieri. "La nostra comunità scolastica - hanno scritto sui social dall'Istituto tecnico tecnologico "Nervi-Galilei" di Altamura - è profondamente scossa a seguito di un tragico incidente a Santeramo, a un nostro alunno, Cacciapaglia di 3aitel deceduto folgorato dopo esser stato colpito da un fulmine".

Mafia, Don Impellizzeri: “Agostino non perdonò i killer di suo figlio”

AGI - Il 5 agosto del 1989 i killer della mafia uccisero a Villagrazia di Carini l'agente di polizia Nino Agostino, sua moglie Ida Castelluccio e il loro figlio che lei portava in grembo. Da allora il padre, Vincenzo Agostino, decise di non tagliarsi più la barba "fino a quando non si saprà la verità".

Vincenzo Agostino è morto il 21 aprile scorso a Palermo con la sua lunga barba bianca. Oggi emerge che Vincenzo Agostino, durante la sua vita, non ha mai perdonato gli assassini del figlio e della nuora. A rivelarlo è don Vito Impellizzeri, Preside della Facoltà teologica di Sicilia 'San Giovanni Evangelista' a Palermo.

Nel corso di formazione missionaria, organizzato a Palazzo Lateranense da Padre Giulio Albanese, Direttore dell'Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato di Roma, don Impellizzeri riporta il dialogo che ebbe con il suo amico 'Enzo': "Vito - mi disse Vincenzo Agostino - la tua tv mi vuole intervistare".

Impellizzeri spiega che si trattava di Tv2000. "Io so cosa mi vogliono chiedere - prosegue Impellizzeri riportando le esatte parole di Vincenzo Agostino - vogliono sapere se ho perdonato gli assassini di mio figlio. Ma mio figlio non mi ha dato alcuna delega per perdonare i suoi assassini. Deciderà lui con Dio nel cielo".

 

Non è facile essere un sacerdote in Sicilia e nel suo intervento don Impellizzeri parla soprattutto di mafia e migranti. "Un sacerdote - ricorda Impellizzeri - fece l'errore di accettare l'offerta di un boss mafioso e si giustificò dicendo che l'avrebbe usata 'per fare del bene'. Ma lui dovrebbe scusarsi con tutte le vittime della mafia e con i loro familiari. La Chiesa non deve parlare con il male. Quando ti siedi a certi tavoli, devi essere pronto a essere ucciso, pur di testimoniare il Vangelo. Noi abbiamo con noi solo la Croce di Cristo. E Cristo sulla croce assicurò il paradiso a uno dei due ladroni, ma all'altro non gli rivolse la parola". Don Impellizzeri ricorda anche l'incontro di Fiammetta Borsellino, la figlia del giudice Paolo, con i killer del padre: "Ho provato il riscatto della dignità di mio padre - disse Fiammetta secondo quanto riporta il Preside della Facoltà teologica di Palermo - ho voluto che capissero quanto era grande l'uomo che hanno ucciso". Don Impellizzeri sottolinea anche le parole di Papa Giovanni Paolo II ad Agrigento nel 1993 e quelle di Papa Francesco per la beatificazione di don Pino Puglisi.

Sui migranti don Impellizzeri, nato a Pantelleria, racconta la messa celebrata dai vertici ecclesiastici nell'hotspot di Lampedusa. "Confessai alcuni fratelli francofoni sbarcati - dice don Impellizzeri - un bambino aveva chiari i segni della tortura impressi sulla sua carne. Era un bambino spaventato che ebbe addirittura paura quando mi avvicinai per accarezzarlo. Alla messa lui fece il chierichetto e mi diede la sua mano durante il 'Padre nostro'. Io piansi. Dio è amore e dialogo. A Lampedusa sbarcano i nostri fratelli. Sono sbarchi di umanità. Il Vangelo parla di 'pescatori di uomini'. Io, in Sicilia, ho conosciuto veramente chi pesca uomini, vivi e purtroppo anche morti. Non si può dimenticare una madre che sceglie di affogare con le braccia tese verso l'alto pur di salvare la sua bambina. Il Vangelo ci impone di stare dalla parte delle vittime, indipendentemente dalla loro religione o etnia. Immigrato e clandestino sono parole secondarie. La parola principale è 'fratello'". 

 

Il Papa a Verona, l’abbraccio tra un palestinese e un israeliano

AGI - Uno dei momenti più toccanti della visita lampo (circa 9 ore) di Papa Francesco a Verona, è stato quando sul palco dell'Arena, durante l'evento "Arena di Pace - Giustizia e Pace si baceranno", l'israeliano Maoz Inon, al quale Hamas ha ucciso i genitori il 7 ottobre, e il palestinese Aziz Sarah, al quale l'esercito israeliano ha ucciso il fratello. Dopo aver reso uno al fianco dell'altro, le loro testimonianze, si sono abbracciati e hanno poi abbracciato il Pontefice. Un lungo applauso è partito dall'Arena e tutti (circa 12.500) si sono alzati in piedi.

"Davanti alla sofferenza di questi due fratelli, che è la sofferenza di due popoli non si può dire nulla", ha commentato Francesco a braccio. "Loro hanno avuto il coraggio di abbracciarsi. E questo non è solo coraggio e testimonianza di volere la pace ma anche è un progetto di futuro. Abbracciarsi". "La pace non sarà mai frutto della diffidenza, frutto dei muri, delle armi puntate gli uni contro gli altri", ha sottolineato il Papa che ha esortato tutti a essere seminatori di speranza. "Le nostre civiltà in questo momento stanno seminando morte, distruzione, paura. Seminiamo, fratelli e sorelle, speranza! Siamo seminatori di speranza! Ognuno cerchi il modo di farlo, ma seminatori di speranza, sempre" e "non diventate spettatori della guerra cosiddetta 'inevitabile'".

 

"Voi, tessitrici e tessitori di dialogo in Terra Santa, per favore, chiedete ai leader mondiali di ascoltare la vostra voce, di coinvolgervi nei processi negoziali, perché gli accordi nascano dalla realtà e non dalle ideologie", ha aggiunto. Appena arrivato nella città scaligera, Francesco ha incontrato nella Basilica di San Zeno i sacerdoti e i consacrati.

"Se il genio di Shakespeare si è fatto ispirare dalla bellezza di questo luogo per raccontarci le vicende tormentate di due innamorati, ostacolati dall'odio delle rispettive famiglie, noi cristiani, ispirati dal Vangelo, impegniamoci a seminare ovunque un amore: dove c'è odio, che io metta amore, dove c'è l'odio che io sia capace di seminare amore. Un amore più forte dell'odio - oggi c'è tanto odio nel mondo -, seminare un amore più forte dell'odio e più forte della morte. Sognatela cosi', Verona, come la città dell'amore, non solo nella letteratura, ma nella vita". Poi, il dialogo con i circa 7.000 ragazzi e bambini che lo aspettavano sul sagrato della Basilica. E di seguito un altro appuntamento molto sentito dal Papa: l'incontro e il successivo pranzo con i detenuti del carcere di Montorio.

 

Qui il Pontefice ha espresso il suo dolore per coloro che in cella, "in un gesto estremo, hanno rinunciato a vivere". "La vita è sempre degna di essere vissuta, sempre!", ha detto invitando a non cedere allo sconforto: "C'è sempre speranza per il futuro, anche quando tutto sembra spegnersi. La nostra esistenza, quella di ciascuno di noi, è importante, noi non siamo materiale di scarto".

Ultimo appuntamento, lo stadio Bentegodi. Circa 32 mila ad attenderlo tra giovani, famiglie, associazioni e comunità parrocchiali. Francesco ha presieduto la messa della vigilia di Pentecoste e ha pronunciato l'intera omelia a braccio. Un'omelia sullo Spirito Santo, "protagonista della nostra vita", che ci "apre il cuore", "ci dà coraggio per vivere cristianamente" per non essere come tanti "cristiani che sono come l'acqua tiepida, né caldi né freddi". Lo Spirito Santo, "che fa l'armonia", il cui contrario è la guerra. 

 

 

Colpo dell’Atalanta a Lecce, 2-0 e la Champions è realtà

AGI - L'Atalanta vince al Via del Mare ed è in Champions. I nerazzurri hanno rovinato la festa salvezza del Lecce (che ha perso la seconda partita interna consecutiva), ma, in attesa di giocare la finale di Europa League con il Bayer, riscattano il ko nell'ultimo atto della Coppa Italia contro la Juve, assicurandosi la qualificazione alla massima competizione continentale. Gasperini credeva di sistemare la questione già nel primo tempo invece, nella ripresa, ha dovuto immettere Ederson e De Ketelaere per spostare l'ago della bilancia dalla sua parte.

I salentini hanno combattuto nei primi 45' poi si sono sciolti come neve al sole. Si comincia con Miranchuk che prova di sinistro, Falcone respinge (4'), la Dea è sicura nel suo incedere. Touré libera in area Pasalic (7'), Falcone fa il miracolo e respinge. Il Lecce risponde con un cross di Gallo per Piccoli il cui tiro al volo non è angolato. Lo stesso Piccoli taglia benissimo su suggerimento di Krstovic ma Musso chiude il suo palo.

Gara godibile, Scamacca obbliga Falcone a ribattere (18'). Dorgu raccoglie, al 26', la sponda di Piccoli ma il suo tiro esce sul fondo, stessa situazione, 1' dopo, su tiro di Scamacca. Le due squadre continuano a cercare il gol, Touré da una parte e Dorgu dall'altra danno emozioni, al 39' Zappacosta si beve Venuti e scaglia un missile che tocca l'incrocio dei pali prima di perdersi sul fondo.

In chiusura Ramadani verticalizza per Dorgu che segna ma è in fuorigioco e il Var conferma. Nella ripresa Gasperini immette le truppe corazzate. Prima dell'1-2 nerazzurro, però, Piccoli per Krstovic che, tutto solo, manda incredibilmente alto. Sull'altro fronte De Ketelaere, lanciato da Scamacca, parte dalla propria metà campo e dopo 50 metri di corsa infila in rete l'1-0. All'8', su angolo da sinistra, Falcone sbaglia l'uscita e Scamacca, di testa, tocca in porta. Da qui in avanti solo un palo di Piccoli, su punizione, al 41'.

Divorzio a sorpresa tra il Brighton e De Zerbi. Lo attende il Bayern?

àAGI - Il Brighton si separa da Roberto De Zerbi con una decisione consensuale: l'annuncio a sorpresa è stato dato dallo stesso club inglese attraverso il presidente, Tony Bloom, dopo che nelle ultime settimane il tecnico italiano è stato accostato insistentemente alla panchina del Bayern Monaco. "Roberto ci ha regalato due eccellenti stagioni in cui ha portato il club a nuovi traguardi, non ultima la nostra prima stagione europea che vivra' a lungo nella memoria dei tifosi dell'Albion", ha spiegato alla vigilia dell'ultima partita di Premier League in casa con il Manchester United. "Abbiamo concordato di comune accordo di rescindere il contratto di Roberto in un momento adatto a entrambe le parti, consentendoci di pianificare la prossima stagione e dando a Roberto tutto il tempo per considerare la sua prossima mossa e il suo futuro", ha spiegato Bloom.

 

Il tecnico bresciano ex Sassuolo era arrivato al Brighton nel settembre 2022, dopo la partenza di Graham Potter per il Chelsea e ha guidato il club a un sesto posto che è il miglior piazzamento di sempre in Premier nel 2022/23 e agli ottavi di Europa League quest'anno". "Sono triste di dover lasciare il Brighton, ma molto orgoglioso di quello che i miei giocatori hanno ottenuto, col supporto di tutti al club e dei nostri meravigliosi tifosi, nelle ultime due stagioni", è il commento di De Zerbi, "abbiamo deciso di comune accordo che il mio periodo al Brighton si chiude qui, in modo che sia io che il club possiamo continuare a lavorare nel modo che riteniamo più opportuno, seguendo le rispettive idee, visioni, e i nostri valori umani. Mi sono piaciuti questi due anni di sfide intense e importanti in Premier League, incluso il fatto di competere in quattro competizioni in questa stagione". "Lasciare ora mi dà il tempo di prendermi una pausa prima di decidere i miei piani futuri", ha aggiunto.

Atletica, Jacobs conquista i cento metri allo Stadio dei Marmi

AGI - Marcell Jacobs ha vinto i 100 metri del 'Roma Sprint Festival' allo Stadio dei Marmi fermando i crono sui 10"07 con 1.1 metri al secondo di vento a favore.

Il crono ottenuto oggi a Roma dal campione olimpico ed europeo è il primato stagionale dopo il 10"11 corso tre settimane fa in Florida. Alle spalle di Jacobs, allenato dall'autunno scorso da Rana Raider, l'azzurro Chituru Ali (Fiamme Gialle) con 10"11.

Terzo Matteo Melluzzo (Fiamme Gialle) con 10"13. Dei primi tre, Marcell Jacobs ha avuto il tempo più alto di reazione dall'uscita dai blocchi di partenza. Il programma di Jacobs di avvicinamento agli Europei di Roma prevede il 28 maggio i 100 metri del meeting del Continental Tour Gold ad Ostrava in Repubblica Ceca e due giorni l'impegno in Diamond League a Oslo dove affronterà lo statunitense Fred Kerley. 

Investito e ucciso dall’amico dopo un diverbio con alcuni ventenni

AGI - La morte di Giampiero Larivera, 54 anni, investito ieri intorno all'una della notte a Pedaso da un'auto guidata da un amico è conseguenza di una resa dei conti dopo un diverbio per futili motivi in un bar. Le testimonianze e le immagini delle telecamere della zona hanno permesso ai carabinieri di ricostruire quanto è accaduto: prima la cena tra amici cinquantenni in un ristorante del lungomare, al termine della quale un gruppo si è spostato in un bar, all'interno del quale è nato un diverbio con alcuni ventenni.

Sarebbero volate parole grosse e qualche spinta, ma nulla che facesse pensare a un tragico seguito. Tre dei cinquantenni hanno preso l'auto e si sono fermati a poca distanza dal bar; qui sono stati raggiunti dal gruppo di giovani e c'è stato un nuovo contatto fisico, ripreso da una telecamera della zona. Nelle immagini si vedrebbe un'auto che investe tre persone, probabilmente nel tentativo di allontanarsi: una è deceduta sul posto, la seconda, un 24enne di Campofilone, è rimasta ferita e trasferita all'ospedale regionale di Torrette di Ancona, la terza è uscita illesa dall'impatto. Alla guida della vettura c'era uno dei cinquantenni, che è stato rintracciato dai carabinieri e arrestato. 

Un convegno sulla neuroscienza del pallone nella casa dell’Atletico Madrid

AGI - A Madrid, nel tempio dell'Atletico del 'Cholo' Simeone, c'è Isokinetic che gioca un'altra finale di Champions. Il gruppo medico internazionale, specializzato in riabilitazione sportiva e ortopedica, ha organizzato, con la collaborazione della Fifa, la XXXI edizione del Congresso di traumatologia e riabilitazione sportiva, già passata per Stamford Bridge, casa del Chelsea, Wembley e Camp Nou. 

 

Dopo Stamford Bridge è stato il turno di Wembley e del Camp Nou. E adesso il palco altamente scenografico del convegno si alzerà nell'ipertecnologica cornice dello stadio che ospita l'altra metà calcistica della capitale spagnola, quell'Atletico Madrid che a marzo ha eliminato l'Inter di Simone Inzaghi dalla corsa Champions.

 

Football Medicine: un ponte tra scienza e pratica” è la 'mission' della tre giorni madrilena. È stato calcolato che da una scoperta scientifica alla sua applicazione pratica trascorrono in media diciassette anni. Un tempo lunghissimo anche per il mondo del calcio, che cammina a grandi falcate verso il futuro dovendo però sempre fare i conti con la salute dei propri atleti. Di questo parleranno i duecentocinquanta relatori in arrivo da tutto il mondo, pronti a illustrare circa cinquecento contributi scientifici. Tra costoro Giovanni Maria D'Orsi, medico sociale del Trastevere Calcio, protagonista di un intervento dal titolo “Return-to-play readiness assessment in top level football players after ACL reconstruction”, incentrato sul ritorno in campo dei calciatori professionisti dopo la ricostruzione del legamento crociato anteriore. Gli iscritti al Congresso hanno invece raggiunto la cifra record di tremila, in rappresentanza di un'ottantina di nazioni. Con la neuroscienza a farla da padrona.

 

Oggi sappiamo che molti infortuni si verificano in presenza di una perturbazione cognitiva, ovvero della difficoltà che incontra un calciatore in campo nell'adattare repentinamente il proprio gesto atletico o tecnico a uno scenario imprevisto, come un cambio di direzione improvviso o una finta di gioco”, spiega Francesco Della Villa, direttore del Centro Studi Isokinetic. Al Congresso verranno illustrate immagini eloquenti di calciatori che si lesionano il crociato anteriore del ginocchio nel tentativo, maldestro, di 'reagire' a un movimento imprevisto, in quanto improvviso, del proprio avversario. Frazioni di secondo fatali in cui il movimento della gamba del difensore, per esempio, non riesce a tenere il passo della strategia di gioco di chi ha il pallone tra i piedi. “Ecco perché molti infortuni si verificano anche nella fase difensiva”, spiega Della Villa. La nuova frontiera della prevenzione degli infortuni, e conseguentemente della riabilitazione, sarà dunque far dialogare in modo più stretto neuroscienza e biomeccanica, fornendo a calciatori e allenatori gli strumenti utili a limitare il rischio di traumi.

Verstappen in pole a Imola, Ferrari al quarto e al quinto posto

AGI - Pole position di Max Verstappen nel Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna a Imola. Il pilota olandese della Red Bull ha preceduto le McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris. Poi le Ferrari: quarto Charles Leclerc, quinto Carlos Sainz. 

 

Verstappen ha chiuso il Q3 con un incredibile tempo di 1'14''746 che gli è valso la settima pole di fila in stagione, l'ottava considerando l'ultima prova del 2023 (eguagliato il record di Ayrton Senna). Le rosse non sono riuscite a confermare le ottime prove libere che avevano illuso le migliaia di tifosi assiepati attorno al circuito del Santerno. Alle spalle dei due ferraristi si è piazzato George Russell, sesto con la Mercedes. Poi la RB di Yuki Tsunoda e la Mercedes di Lewis Hamilton, rispettivamente al settimo e ottavo posto. Nona l'altra Rb di Daniel Ricciardo, decimo Nico Huelkenberg con la Haas. Fernando Alonso, uscito nella ghiaia in Q1, partirà in ultima fila con la sua Aston Martin. 

 

 "Conquistare la pole position qui è speciale, soprattutto se pensi al nome di Ayrton Senna", ha dichiarato Verstappen, "è stato un weekend davvero difficile, sono felice quindi di essere in pole. Prima delle qualifiche abbiamo fatto dei cambiamenti che mi hanno fatto sentire a mio agio, migliorando poi in pista. Una pole position su questo tracciato è incredibile, ti dà molta adrenalina. Senna? Sono felice di fare una pole qui, a distanza di trent'anni dalla sua scomparsa. Mi sembra un ottimo modo per ricordarlo".

Giovanni De Gennaro è il nuovo campione europeo di kayak

AGI - Giovanni De Gennaro è il nuovo campione d'Europa di kayak. Nelle acque di Tacen nei pressi di Lubiana in Slovenia, l'azzurro ha conquistato il suo primo titolo continentale della carriera mettendo fine all'egemonia ceca che durava dal 2019. Nel 2021 e 2022, il 31enne canoista bresciano del Centro Sportivo Carabinieri aveva centrato la medaglia d'argento.

 

De Gennaro, qualificato alla finale con il terzo miglior punteggio della batteria, ha vinto con 86.56 punti (due penalità). Alle sue spalle l'austriaco Mario Leitner e lo svizzero Gelindo Chiarello. Nella storia della kermesse continentale l'Italia nel K1 aveva vinto altre quattro volte, nel 2000 con Pierpaolo Ferrazzi, nel 2009, 2011 e 2012 con Daniele Molmenti.

Oaktree mette a rischio la stabilità dell’Inter, avverte Zhang

AGI - Il comportamento di Oaktree "sta creando una situazione di rischio per il club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilita'": lo scrive il patron dell'Inter, Steven Zhang, in una lettera aperta ai tifosi, pubblicata sul sito ufficiale del club nerazzurro, per chiarire le ultime voci sul futuro societario.

 

Il fondo chiede il rimborso di un prestito da 375 milioni e si rifiuta di concedere una proroga, in assenza della quale, se non verrà saldato il debito, la proprietà del club passerebbe a Oaktree. "Abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner", ha ricordato Zhang, "compresa l'offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato. Purtroppo, i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. Tutto ciò è stato molto frustrante e deludente, ma questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilita'".

 

Zhang ha ricordato che l'apertura della linea di credito con Oaktree aveva "l'obiettivo di proseguire il progetto vincente che abbiamo avviato nel 2016. Da allora, io e il mio management ci siamo impegnati a sviluppare successi sul campo, allo stesso tempo mantenendo una rigorosa disciplina finanziaria". "Il nostro duro lavoro ha dato i suoi frutti", ha sottolineato, "negli otto anni sotto la nostra gestione, insieme al nostro staff, ai giocatori e agli allenatori, abbiamo conquistato sette trofei, due finali europee, e due volte abbiamo raggiunto la vetta del campionato di Serie A. La leggendaria seconda stella è una testimonianza della nostra crescita e del nostro successo".

 

"Naturalmente", ha osservato, "tutti i nostri partner, inclusa Oaktree, hanno potuto trarre beneficio dal raggiungimento di tali incredibili traguardi dentro e fuori dal campo. Nel corso dei mesi che hanno condotto alla data di scadenza della struttura di finanziamento con Oaktree. A nome dell'Inter e in qualità di presidente, voglio rassicurare le centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo che faremo tutto il possibile per proteggere i nostri colori, i nostri valori fondanti e la nostra stabilità. Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree e a continuare la nostra storia di successi per la nostra amata Inter. Forza Inter Sempre". 

Sinner posta l’allenamento a Montecarlo, il Roland Garros si avvicina 

AGI - Se non è ufficiale che Sinner giochi al Roland Garros poco ci manca. Sul suo account Instagram l'azzurro ha postato una foto che lo ritrae in allenamento sulla terra di Montecarlo (già 11.894 like e 229 commenti). Sinner ha lasciato Torino, dove si stava curando la sua anca allo JMedical ieri per tornare appunto nella sua Montecarlo per cominciare ad allenarsi con i coach Vagnozzi e Cahill (quest'ultimo ieri ha postato su Instagram una racchetta e tre palline del Roland Garros 2024). Pare che gli specialisti del centro di riabilitazione torinese abbiano verificato l'assorbimento dell'edema e che anche i primi test in campo svolti in un club torinese abbiano dato buon esito.

 

La conferenza stampa di Jannik a Parigi è prevista per venerdì 24 (potrebbe essere quella di inizio torneo o come è successo a Roma, quella che ufficializza l'eventuale ritiro). Ma se come pare, tutto sta andando per il meglio, già martedì il team Sinner potrebbe approdare a Parigi. Sul suo account Instagram "Janniksin" Sinner 37 minuti fa ha postato un altro scatto accanto alla foto che lo ritrae impegnato in un dritto (mentre sollecita quindi l'anca destra che lo aveva costretto al ritiro prima a Madrid e poi, prima di scendere in campo, anche agli Internazionali d'Italia). Nella seconda foto è con il coach Simone Vagnozzi che gli sta dando consigli sul servizio e con il preparatore atletico Umberto Ferrara dietro le loro spalle, intento a osservarli. 

Malata di tumore a 14 anni insultata sul web. Mattarella “Complimenti per la tua forza”

AGI- Un messaggio di incoraggiamento sui social firmato da Sergio Mattarella. Lo ha ricevuto Asia, una 14enne di Sala Consilina, nel Salernitano, che, colpita da un tumore al rene, da tempo racconta la sua battaglia attraverso il web. Ma, per la ragazza, in cura all'ospedale Santobono Pausilon di Napoli, la rete non rappresenta solo uno sfogo e una finestra sul mondo, è diventata purtroppo anche fonte di ansia perché le sue pagine sono state prese di mira dagli haters, come ha raccontato la mamma Rossana a Ondanews, decidendo di rendere pubblici alcuni degli insulti e dei commenti più cattivi.

 

“Non voglio passi il messaggio di odio – commenta mamma Rossana a Ondanews – Voglio esortare i ragazzi e le ragazze che sono vittime di cyberbullismo a non lasciarsi intimidire e sopraffare ma di andare avanti a testa alta e denunciare alle autorità competenti. Spero che l'atteggiamento e la forza di Asia siano da esempio. Noi genitori abbiamo il dovere morale non solo di educare i nostri figli ma anche di insegnare loro ad essere delle persone migliori, rispettose verso il prossimo, solidali ed empatiche. Una piccola parola o un piccolo gesto possono fare la differenza nella vita di qualcuno. Spero che gli autori di questi messaggi riescano a capire la gravità delle parole, riescano ad aprire i loro cuori e riescano a comprendere il senso della vita. La cattiveria non porta a nulla”.

Il post di Mattarella 

"Asia ho visto il tuo video e sei bravissima! Complimenti per la tua forza e auguri! Sergio Mattarella": è il messaggio che ha, invece, tenuto a inviarle il capo dello Stato, dall'account ufficiale del Quirinale, a commento di un video in cui Asia suona il piano nella ludoteca del reparto di oncologia dell'ospedale. 

No di Zelensky alla tregua olimpica, “l’Occidente ha paura che la Russia perda”

 

AGI - Una tregua olimpica in Ucraina farebbe il gioco del nemico ed è un altro segno di una "situazione assurda in cui l'Occidente ha paura che la Russia perda la guerra". In un'intervista a France Presse, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, respinge la proposta di Parigi e paventa che il recente assalto di terra russo alla regione di Kharkiv, dalla quale sono state evacuate 10 mila persone, sia solo il primo passo di un'offensiva più vasta. 

 

L'offensiva di Mosca "potrebbe consistere in diverse ondate. C'è stata la prima ondata", ha affermato Zelensky, aggiungendo che le truppe russe "vogliono attaccare (ma) capiscono che (attaccare) Kharkiv è molto difficile". Il presidente ucraino ha anche sottolineato che il suo Paese ha bisogno di oltre cento aerei per contrastare la potenza aerea russa precisando che l'Ucraina ha solo un quarto delle difese aeree di cui ha bisogno: "Oggi abbiamo circa il 25% di ciò che ci serve per difendere l'Ucraina. Sto parlando della difesa aerea. Per quanto riguarda gli aerei... Affinché la Russia non abbia la superiorità aerea, la nostra flotta dovrebbe avere da 120 a 130 aerei moderni". Ma l'esercito ucraino avrebbe bisogno anche di più uomini: "Abbiamo bisogno di personale per le riserve - ha ammesso Zelensky -. Un gran numero di brigate sono vuote. Dobbiamo farlo in modo che i ragazzi abbiano una rotazione normale. Così il loro morale migliorerà".

 

Non a caso è appena entrata in vigore una nuova legge di mobilitazione per rimpolpare i ranghi dell'esercito. Secondo il leader ucraino, poi, la Russia non ha i mezzi per lanciare un nuovo grande assalto a Kiev mentre Mosca è all'offensiva nell'Ucraina orientale e nord-orientale: "Non hanno le forze per una grande offensiva sulla capitale come all'inizio dell'invasione", ha detto Zelensky, che ritiene che il Donbass (a est) e Kharkiv (a nord-est) siano i principali obiettivi del Cremlino. 

"La Cina sia coinvolta nella conferenza di pace"

Zelensky ha criticato l'Occidente per aver vietato all'Ucraina l'uso di armi fornite dall'Europa e dagli Stati Uniti per colpire il territorio russo. "Possono colpirci dal loro territorio, questo è il più grande vantaggio della Russia, e noi non possiamo fare nulla ai loro sistemi (di armi) situati sul territorio russo con armi occidentali. Non ne abbiamo il diritto", ha detto ancora il leader ucraino, sottolineando di essersi lamentato di questo con il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, proprio questa settimana. Zelensky ha poi respinto l'appello del presidente francese Emmanuel Macron per una tregua durante le Olimpiadi di Parigi di quest'estate, affermando che potrebbe solo aiutare la Russia a spostare le sue truppe e le sue attrezzature.

 

"Ditemi - ho spiegato a Macron - chi può garantire che la Russia non userà questo tempo per portare le sue forze sul nostro territorio?", aggiungendo: "Siamo contrari a qualsiasi tregua che faccia il gioco del nemico". Secondo Zelensky, i Paesi occidentali che, a suo dire, sostengono l'Ucraina ma hanno anche "paura" di una chiara sconfitta di Mosca: "Siamo in una situazione assurda in cui l'Occidente ha paura che la Russia perda la guerra. E non vuole che l'Ucraina la perda", ha aggiunto. Zelensky vorrebbe vedere la Cina "coinvolta" nella conferenza di pace in Ucraina, che la Svizzera dovrebbe organizzare a giugno, senza la Russia: "Mi piacerebbe vedere la Cina coinvolta nel vertice di pace. Gli attori globali, come la Cina, hanno un'influenza sulla Russia. E più Paesi del genere sono dalla nostra parte, dalla parte della fine della guerra, direi, più la Russia dovrà farci i conti", ha concluso. 

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